VISITA GUIDATA MATERA ARCHEOLOGICA

Matera archeologica tomba preistorica

Visita guidata – Matera archeologica

Per la scoperta della Matera archeologica si parte dall’insediamento paleolitico della Grotta dei Pipistrelli, proseguendo il percorso attraverso primi insediamenti trincerati rinvenuti nell’area compresa tra Trasano, Tirlecchia, Murgia Timone, Murgecchia e Serra d’Alto.

Infatti Matera, o per meglio dire l’agro materano, nell’area murgiana al confine tra Puglia e Basilicata, ha conosciuto la presenza dell’uomo sin dalle sue origini.

Queste testimonianze denotano la presenza di società stanziali organizzate in villaggi difesi da fossati, al cui interno erano edificate capanne impermeabilizzate. I reperti provenienti da tali insediamenti sono costituiti da frammenti ceramici dalla decorazione impressa, geometrica graffita o dipinta a bande di rosso e bruno.

Allo stesso tempo non sono mancati rinvenimenti di strumenti litici in osso, selce e ossidiana. Alcuni di questi insediamenti hanno continuità anche nelle epoche successive, come nel caso di Trasano a cui si aggiungono nel periodo del bronzo, gli insediamenti di Santa Candida e Trasanello.

SEGUE SCHEDA ANALITICA DELL’ITINERARIO

Visita guidata Matera archeologica

Date le peculiarità dell’itinerario, lo stesso è formulato tenendo conto delle richieste del visitatore e/o dei gruppi. Ti invitiamo a contattarci per richiedere informazioni sulla visita guidata Matera archeologica.

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MATERA ARCHEOLOGICA: APPROFONDIMENTI

Degna di nota è la visita al Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola. Passeggiando nelle sue sale si percorre la storia dell’uomo nel territorio materano.

Il racconto parte dalla sezione preistorica, in cui significativi reperti provenienti dai villaggi neolitici della Murgia, testimoniano l’introduzione dell’agricoltura e lo strutturarsi di insediamenti stanziali sin dal VI millennio a.C.

Si prosegue ammirando pregevoli corredi funerari e oggetti votivi che narrano le vicende umane sviluppatesi presso i santuari ed i centri abitati indigeni dislocati sulle alture dominanti le vallate fluviali. Tra questi spiccano i ritrovamenti di Timmari e Montescaglioso.

Degna di nota è l’eccezionale collezione di vasi protolucani e apuli a figure rosse di V e IV sec. a.C., testimonianza dell’evoluzione della ceramografia magnogreca.

Il Museo Archeologico Nazionale di Matera è il più antico della Basilicata.

Istituito nel 1911 in seguito alla donazione allo Stato delle ricche collezioni archeologiche del senatore Ridola, frutto di un’intensa attività di ricognizione e ricerca condotta dallo stesso nel territorio intorno a Matera a partire dal 1872.

Infatti, ancora oggi, il Museo custodisce al suo interno la sala dedicata al fondatore.

In essa è conservato l’arredo originale dei primi del Novecento, oltre ai preziosi documenti delle attività del Ridola medico, parlamentare e archeologo. A questi si aggiungono collezioni di fossili, minerali, oggetti etnografici, ceramiche di XVIII-XIX secolo, testimonianza dei suoi molteplici interessi scientifici.